Auf jeden Fall / sensaltro
Fabiola Scremin e la pratica nel restauro della ceramica come riflessione esistenziale
Può la pratica del restauro indurre a delle riflessioni esistenziali? Osservando i sette manufatti assemblati da Fabiola Scremin, la risposta è: sì, senz’altro, Auf jeden Fall / sensaltro.
Il titolo della mostra potrà sembrare un inutile divertissment, ma nell’unione tra la meticolosa precisione teutonica e l’inventiva della pratica e dell’esperienza nostrane, sta l’equilibrio tra le parti. Incarnato, è il caso di dirlo, dalla titolare del laboratorio di restauro “Futuro Antico”, attivo da oltre vent’anni a Bassano del Grappa e specializzato in ambito ceramico.
Metafora della vita, sono molte le sfumature che si riescono a cogliere negli artefatti ospitati presso “Arredi Vintage Industriali” di Luigi Vettorazzo in occasione della XXIII Festa della Ceramica – Portoni Aperti il 12 e 13 settembre 2020 a Nove (VI).
Il riferimento alla certezza potrebbe sembrare un controsenso parlando di restauro, dato il vasto ventaglio di metodologie conservative oggi in uso. L’unica vera certezza, almeno nella scuola italiana, è il principio per il quale si cerca di salvaguardare il più possibile l’opera originale.
L’esposizione ha più obbiettivi ed il più evidente è quello di voler mostrare diversi modi di vedere la stessa azione, a volte anche con sguardo provocatorio. Queste installazioni utilizzano alcune tecniche tipiche nella pratica del restauro, ma non sono nemmeno loro le protegoniste. Il vero soggetto è la tensione, il senso di forza e di equilibrio con cui ci si confronta quotidianamente, la sfida del ricomporre e trovare un senso alla vita, in una parola la riflessione sulla contemporaneità.
Futuro Antico di Fabiola Scremin
Il laboratorio Futuro Antico di Fabiola Scremin è situato nel centro storico di Bassano del Grappa, vicino a Palazzo Sturm. Attivo dal 1999 si occupa di restauro dei materiali ceramici di qualunque tipologia ed epoca, dalla terracotta alla porcellana, dall’archeologica a quella contemporanea.
Diplomatasi all’Ist. Arte “G. De Fabris” di Nove e all’Accademia di Belle Arti di Venezia, perfezionatasi al “Ballardini” di Faenza al Corso di Restauro della Ceramica, la Titolare completa la sua formazione nel laboratorio di restauro al M.I.C. di Faenza e e al Museo Archeologico di Castelbolognese.
Tra i restauri eseguiti per enti pubblici figurano una “Madonna con Bambino” in terracotta policroma su commissione del Museo Diocesano di Faenza, il lampadario centrale nei lavori di restauro del Teatro “La Fenice” di Venezia, selezionate ceramiche medioevali della Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro e alcune porcellane al Museo Orientale di Ca’ Pesaro in Venezia, responsabile del cantiere archeologico “officina del garum” a Pompei, complesso di urne cinerarie provenienti dalla necropoli di Caravaggio (BG).
A tutto questo si aggiunge un vasto repertorio di restauri per il mercato antiquariale ed il collezionismo privato.
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